IL RICOVERO DI UN GENITORE

Il ricovero di un genitore è considerato uno degli eventi più stressanti per i bambini e i ragazzi che hanno un genitore affetto da disturbo mentale. Il distacco improvviso dal genitore può avere un impatto traumatico sui figli che si trovano a fare i conti con la mancanza di una figura  di riferimento nota e significativa.  Diverse ricerche mettono in luce le difficoltà che i bambini affrontano in questa delicata fase di cura dell’adulto.

Quali sono le principali reazioni del bambino?

Si evidenzia che circa il 40% di loro, a seguito dell’ospedalizzazione del genitore, presenta problematiche specifiche legate all’ansia, che impattano su diverse aree:  sonno, rendimento scolastico e rapporti con i pari. I bambini, di fronte alla scomparsa improvvisa del caregiver, possono sentirsi confusi, preoccupati e gradualmente ritirarsi dalla vita sociale. Anche nel caso in cui non si osservano particolari cambiamenti nel loro modo di comportarsi è importante prestare cura e attenzione ai loro bisogni perchè è possibile che le difficoltà legate a questi eventi si manifestino in un secondo momento, durante la crescita.

Alcuni stressors sono comuni tra i bambini che affrontano il ricovero di un genitore: ad esempio sono sottoposti ad un repentino cambiamento delle routine familiari e, talvolta, possono vivere anche un’accesa conflittualità di coppia, causata proprio dalla malattia, che incrementa i loro vissuti di confusione e preoccupazione. E’ molto probabile che in questa fase compaiano anche sintomi fisici di natura psicosomatica come mal di pancia e mal di testa.  

 

I bambini devono essere informati sul ricovero?

Un ulteriore fattore di stress può essere rappresentato dall’assenza di informazioni sul ricovero. Circa il 40% dei bambini infatti non è a conoscenza del disturbo mentale del genitore (in Italia si stima che la percentuale sia molto più alta) e di conseguenza delle ragioni del ricovero dello stesso. Al contrario è importante che i bambini conoscano le cause dell’improvvisa separazione perché, è molto probabile che, nella fase di acuzie, siano stati esposti a comportamenti che li hanno molto preoccupati. Nel caso di un Trattamento Sanitario Obbligatorio è importante che un adulto significativo (l’altro genitore, un familiare, un vicino di casa) mantenga uno sguardo sul bambino spiegandogli ciò che sta accadendo. Spesso infatti l’arrivo dell’ambulanza e, a volte, delle Forze dell’Ordine, può confondere e far credere che il genitore sia in pericolo. E’ importante invece spiegare che nessuno vuole far del male alla mamma o al papà ma che, al contrario, si tratta di adulti  che vogliono proteggere il genitore che in quel momento non è in grado di prendersi cura di sè. Nel caso in cui il genitore sarà effettivamente ricoverato, è importante comunicare al bambino che sarà necessario per la mamma o il papà rimanere diversi giorni in ospedale dove ci sono professionisti della salute mentale.

Chi sono i professionisti della salute mentale?

Spiegarlo ai bambini non è cosa facile pertanto, qui sotto condividiamo delle descrizioni molto semplici che si possono utilizzare con loro:

Dottori/Medici: conoscono come funziona il nostro corpo e il nostro cervello e sanno cosa fare quando ci ammaliamo. Gli psichiatri sono dottori che sanno tante cose sui disturbi psichici e sanno quali medicine possono aiutare a stare meglio.

Infermieri: aiutano le persone a prendere le medicine e a fare le cose di tutti i giorni.

Psicologi: parlano molto con le persone per capire come si sentono e per aiutarle a riconoscere le proprie emozioni. Aiutano anche a capire come affrontare i momenti in cui si sentono male e quelli in cui i pensieri sono un po’ confusi.

 

Download: leaflet-mbbn3aprile2020.pdf

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